Gualdo Tadino è nota per la salubre acqua oligominerale "Rocchetta", che sgorga dalle pendici del Monte Serrasanta e, soprattutto, nota per la tradizionale industria delle ceramiche artigianali policrome con riflessi metallici: arte antica che segna l'identità artistica ed economica della città.
Alla ceramica è legata la notevole manifestazione del Concorso Internazionale della Ceramica che vede ogni anno la presenza d’artisti di oltre 20 paesi del mondo ed ha consentito di acquisire nel tempo un patrimonio di oltre 100 opere le quali, rappresentano uno spaccato rilevante della moderna ricerca nel settore artistico.

• Ceramica

Il territorio, ricco di cave d’argilla e di materie prime, ha reso la città di Gualdo Tadino uno dei luoghi privilegiati, ed idonei alla produzione della ceramica, sin dal secolo XIII come testimoniano i vari reperti rinvenuti negli scavi archeologici della zona.
Una produzione di "qualità" significativa si ha nel Cinquecento. Sulla scia di quello che stava accadendo a Gubbio, Mastro Giorgio influenzò, con le sue opere, interamente il lavoro degli artisti gualdesi. È in questo periodo, infatti, che le maioliche cominciarono ad essere realizzate con l'applicazione dei metalli preziosi (oro, argento) alla lavorazione della ceramica. La storia dei riflessi metallici è una delle più affascinanti e misteriose della tradizione ceramica gualdese e sembra che sia nata e sviluppata in Persia ed in Mesopotamia nel IX secolo.
Attualmente la produzione della maiolica a riflesso continua a tutto oggi in una decina di piccoli laboratori artigianali e dove, in alcuni, si lavora ancora con i vecchi forni a "muffola". I motivi decorativi più variegati sono: grottesche, raffaellesche, fogliate, fiorate che completano le scene centrali raffiguranti figure maschili, femminili o a carattere mitologico. Oltre alla produzione artistica, forte è anche la produzione di ceramiche da rivestimento.
Chi vuole conoscere, ed ammirare, l’intera storia della ceramica gualdese, può recarsi al Museo Civico Rocca Flea dove, oltre ad importanti ed interessanti opere di pittori umbri, come Matteo da Gualdo e Nicolo di Liberatore detto l'Alunno, sono esposte le ceramiche del XIX e XX secolo.

• Enogastronomia

Tra le verdi colline dell'Umbria, vediamo spiccare con grande maestria, la coltivazione di uva, pregiata per la produzione di ottimi vini Doc. Poi, grazie ai pascoli ricchi e profumati della zona, si gusta un formaggio di ottima qualità, che fanno di questa zona una vera miniera di varietà casearie e non solo, ma anche di prodotti gastronomici. Nei dintorni di Gualdo Tadino, sui pendii delle montagne che presentano rilievi anche fino a 1200 metri, si raccolgono specie particolari di funghi, i torrini, mentre ad altitudini più basse si trova anche il tartufo nero. La tradizione della gastronomia gualdese è il brisciarello, una torta rustica con le foglie di silene.