Perugia è una città ricca di tradizioni e tutto ciò si lega alla sua storia millenaria, alla sua conformazione fisica ed al suo territorio. Basta girare in zone della città così ricche d’occasioni per scoprire luoghi minimi dove qualcuno ancora intreccia, decora, leviga, manipola. Nelle numerose feste, dedicate all’artigianato locale, è possibile scoprire tutte le bellezze e le maestrie profuse nelle produzioni artigianali quali sono quelli del ricamo, del tessuto, del vetro, dell’oreficeria, della lavorazione del legno e del ferro battuto. L'ultimo sabato e domenica di ogni mese nel centro storico della città si tiene un caratteristico mercatino.

• Xilografia

La tecnica della Xilografia è d’origine molto antica. Si usa un legno duro con il quale si realizza matrici per riprodurre a stampa su carta, stoffa e altri materiali. Le matrici sono incise con il bulino. L’antica tecnica del bulino permette di incidere il legno e farne un modello per stampare l’originale d’opera.

• Vetro

La tradizione della lavorazione del vetro è ancora viva a Perugia. La produzione sembra che risalga già alla fine del XIII secolo, momento in cui alcuni vetrai veneziani, si trasferirono nella zona, perché attratti dalla facilità di trovare materiale da combustione e dalla favorevole situazione politica ed economica della città.

• Legno

L’artigianato del legno, essendo d’antichissima origine, riveste notevole importanza nel panorama artistico della città di Perugia. Le competenze degli artigiani vanno dalla produzione d’infissi, di mobili fino all’abilità artistica del settore come il restauro, l’intaglio, l’intarsio, la produzione di strumenti musicali di liuteria ed anche il restauro d’antichi strumenti. Opere grandiose dell’arte nell’intaglio del legno si possono ammirare nella Sala del Collegio della Mercanzia.

• Ricami - Merletti

E’ tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 che si riscontra il fenomeno di ripresa nella produzione di ricami e merletti. In città l’arte nel ricamo produce tendaggi e centrotavola di rara bellezza, con disegni che ricordano formelle bizantine e medioevali.

• Tessuti

La tessitura vanta, in Umbria, un’antica tradizione che narra il pregio e la raffinatezza di un’arte squisitamente popolare. E’ tra il Trecento e il Quattrocento che l’Umbria si afferma per la produzione delle famose “tovaglie perugine”. Tale lavorazione, diffusa già dal Duecento, consiste in un’armatura di base ad occhio di pernice in lino bianco e nella decorazione in cotone turchino, ottenuto con il guado o con l’indaco.

• Oreficeria

L’oreficeria rappresenta una realtà viva molto presente a Perugia, Torgiano, Spoleto, Orvieto e Terni. In queste città, i maestri orafi hanno riportato alla luce la tecnica etrusca della granulazione consistente nel saldare diversi granuli d’oro sulla medesima lamina di materiale prezioso.

• Enogastronomia

Elemento caratteristico di tutta la cucina della zona è lo straordinario olio d'oliva utilizzato in ogni piatto. Prevalgono le preparazioni più legate alle caratteristiche contadine e montanare del territorio, con particolare riferimento ai tartufi neri impiegati nelle varie pietanze locali. Rare specialità tipiche sono le minuscole e delicatissime lenticchie di Castelluccio. Interessante nella cucina locale è il settore dei dolci. Proprio da Perugia ha preso il nome una delle industrie di cioccolato più importanti d'Italia che qui ha i suoi stabilimenti. Qui si fabbricano ancora dolci antichissimi, che avevano un ruolo rituale e venivano preparati in tutte le ricorrenze e festività dell'anno.
Degno sostegno di una tavola sono i vini, già decantati da Plinio il Vecchio. Molti si fregiano della doc, come il Montefalco, i Colli Perugini, i Colli del Trasimeno, il Torgiano, bianco e rosso. Sulla scia della tradizione, proprio a Torgiano, vicino Perugia, è situato il Museo del Vino; in quattordici sale ed una cantina del seicentesco Palazzo Baglioni si racconta la millenaria storia del vino.