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Ravenna
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I pregevoli monumenti diffusi nella città di Ravenna sono tracce inconfondibili del ruolo che la stessa ha conseguito nel passato. La città tuttora conserva un primato artistico nella propria arte musiva. La magnificenza di quel periodo è tutta racchiusa nella luce di quelle piccole tessere vetrose che impreziosiscono i suoi monumenti più importanti.

  • Mosaico

La produzione artigianale caratteristica di Ravenna è il mosaico. L’arte del mosaico non è nata a Ravenna, ma è stata in gran parte ereditata dai bizantini, quando questa era la capitale dell'Impero d'Occidente. Ancora oggi quest’antico sapere delle mani rivive nelle scuole e nelle botteghe dove si possono acquistare mosaici moderni originali, o riproduzioni di mosaici antichi. La produzione del mosaico a Ravenna è orientata in larga misura ai temi ed alle scene che da secoli sono stati realizzate dai maestri bizantini sulle pareti delle basiliche e dei mausolei ravennati. Sette gioielli sono impreziositi dai mosaici, con la sola eccezione del Mausoleo di Teodorico, e sono: Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Sant’Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani, Cappella Arcivescovile, Basilica di San Vitale e Sant’Apollinare in Classe. Tutte appaiono nella lista Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”.

  • Ferro-Metalli

Sono rare le piccole botteghe del fabbro con i suoi artigiani che si dedicano alla forgiatura del ferro. Qui la produzione è strettamente collegata alla vita quotidiana costruendo gli attrezzi da lavoro e di uso domestico, quali caveje, vanghe. A richiesta l’artigiano realizza anche oggetti artistici come cancelli, ringhiere ed articoli più decorativi. La lavorazione dei metalli preziosi, oro, argento, platino e pietre preziose, è apprezzata grazie alla valente produzione di maestri orefici attivi nella città.

  • Ricamo-Pizzo

Si chiama ricamo bizantino (oppure ornamento bizantino) la lavorazione artistica di Ravenna. Si tratta di un lavoro ad ago d’origine antichissima, giunto dall’oriente, nel V-VII sec. d.C., ed usato durante l’Impero solo per la confezione dei vestiti sacri. I disegni dei ricami sono tratti da mosaici, bassorilievi, marmi delle basiliche bizantine. L'arte di questo ricamo s'impose subito per la finezza dei disegni e la finezza dei colori. Anche il colore dei fili ricorda quello dei mosaici. Lungo i secoli questi preziosi ricami furono dedicati esclusivamente agli arredi sacri.

  • Ceramica

Il “fatto a mano” conserva nella lavorazione della ceramica il canone d’antico mestiere. Pezzi unici ogni giorno gli artigiani li creano nei laboratori della città romagnola risalenti alla ceramica faentina ma anchee con qualche influenza bizantina. Sono prodotti lampade, vasi, piatti con disegni in prevalenza temi come: fiori, pesci, uccelli, araldici riferiti a famiglie legate alla storia della città.

  • Tela stampata

La tela stampata a mano nel caratteristico color ruggine è stata importata, all’inizio del VI secolo, dall’India. La tecnica della stampa a mano è un’azione infinita e replicata di dar colpi con la matrice alla tela adagiata sul bancone. Ogni bottega ha un patrimonio di matrici in legno di pero incisa con scalpelli dallo stesso artigiano che realizza la tela stampata. I motivi, frutto della fantasia dell’incisore, vanno dai disegni geometrici, catene di anelli, piccole rose, foglie di edera, spighe, alle aquile in volo. Gli stampi possono essere anche realizzati secondo il disegno ideato dal cliente che desidera personalizzarlo dando così unicità al prodotto.

  • Legno

Dai piccoli laboratori, dove si modella eccellenti strumenti musicali, si passa all’esperta arte dei restauratori del legno e del mobile d’epoca, che con la loro valenza artistica restituisce luce e vita dei loro inizi, agli arredi antichi ed alle opere appartenenti al settore dei beni culturali, di cui la città di Ravenna è ricca.

  • Enogastronomia

Il ravennate è dominato, e caratterizzato, dai primi piatti: passatelli, tortellini, ravioli ed i garganelli, piatto tipico della romagna, fatti a mano dalle "arzdòre"(le mitiche massaie che con il “matterello” trasformano uova e farina in sfoglie dorate). Oggi le possiamo trovare nei chioschi lungo le strade, mentre preparano la "piadina" (pane non lievitato di origine romana) ripiena di prosciutto crudo, salsiccia, erbe cotte saporite e formaggi teneri come lo squacquerone. L’olio extravergine del luogo rappresenta, insieme con i vini, il prodotto leader del territorio ravennate. L’ottima qualità delle coltivazioni nostrane sono all’origine della produzione di questo olio che per primo in Italia ha ottenuto la DOP. Il prodotto dei frutteti è vario e si differenzia secondo il tipo e l’altitudine del terreno. In collina crescono rigogliosi gli albicocchi e i peschi, mentre la pianura è il regno delle pesche e delle pere di Romagna, entrambe con il marchio IGP. Tipico dolce di carnevale di Ravenna, così chiamato per la forma sferica un po’ allungata, è la Castagnola. Nella zona collinare si preparano le castagnole alla ricotta. Vini: Sangiovese, Albana, Trebbiano, Pagadebit sono le quattro DOC della città.


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