Cenni storico - culturali
La città di Cagliari conserva antichi monumenti che costituiscono evidenti testimonianze di molteplici avvenimenti che hanno caratterizzato la sua storia. Vi si rinvengono infatti notevoli costruzioni di epoca romana, fra cui l'Anfiteatro, e dei periodi paleocristiano e medioevale, nonchè edifici in cui si riconoscono lo stile pisano, aragonese, spagnolo, piemontese e neoclassico. Nei primissimi anni dell'800, per iniziativa di Carlo Felice, fu fondato a Cagliari il Museo Archeologico Nazionale , che raccoglie antichità sarde preistoriche, puniche e romane, tra cui i famosi bronzetti nuragici. Nel neoclassicismo ci fu un architetto, Gaetano Cima, che ha lasciato le sue testimonianze artistiche nelle opere come: le ville di Pula (1838), la parrocchia di Guasilia (1839) e l'Ospedale Civile (1844). In questa epoca umbertina venne costruito il Palazzo della Provincia esso fonde l'architettura tardo-gotica con le allusioni allo stile liberty.
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Cenni geografici
Cagliari (anticamente Karalis, in sardo Casteddu), è un comune di circa 160.000 abitanti. Capoluogo della Regione Autonoma della Sardegna è situato nella costa meridionale dell'Isola e sorge ad anfiteatro sopra un territorio collinare che digrada verso il mare. Ha di fronte il Golfo degli Angeli, facente parte del Golfo di Cagliari, ad Est i monti dei Sette Fratelli, a Ovest i monti di Capoterra e a Nord la pianura del Campidano. Gli stagni di Santa Gilla (3.000 ettari di superficie) a Ovest e Molentargius a Est (17,6 km²), riconosciuti zone umide protette, offrono asilo a notevoli colonie di fenicotteri che da anni vi nidificano, creando un ambiente simile a quello della Camargue francese. Quando si alzano a stormi sulla città appaiono come una grande nuvola rosa. Di notevole interesse archeologico è l'Anfiteatro Romano e la Villa di Tigellio. Il 1º Maggio si celebra l'evento religioso e culturale più significativo dell'intera Regione: la La Sagra di S. Efisio. Nel capoluogo si riversano tutti i gruppi folkloristici dell'isola che partecipano alla sfilata in costume che precede il cocchio con l'effige del Santo.
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