Artigianato artistico di ottimo livello si può trovare in tutta la Val Nure, in provincia di Piacenza, dove sono attive, vere e proprie “scuole” stilistiche di ferro battuto e falegnameria. Nel paese di Grazzano agli inizi del secolo, e per volere del conte Giuseppe Visconti, nasce un intero borgo in stile quattrocentesco per creare solide basi per il borgo stesso iniziando con una scuola artigiana del ferro, del mobile in stile e del restauro. Accoglie, ancora oggi, gratuitamente quanti in autonomia ritengono di poter dare spazio ai propri talenti e originalità attraverso le creazioni dell’artigianato. Nel borgo a Grazzano Visconti, inoltre, è possibile acquistare un souvenir molto originale; nelle botteghe sono forgiati sculture di animali di ferro battuto copiati dai disegni fatti a suo tempo dal conte Giuseppe Visconti. Una delle più antiche e famose Botteghe Artigiane del ferro battuto è, sicuramente, quella di Leonardi, infatti, lui stesso è stato l'ideatore del “Gallo Grazzanese”, divenuto il più celebre soggetto del ferro battuto piacentino; fu la lettura della pagina del Vangelo che racconta del tradimento di Pietro a suggerire a Leonardi l'idea di forgiare il celebre gallo. Oggetti di ferro battuto sono forgiati anche a Vigolzone. Antichissimi strumenti quali il “Piffero” e la “Musa”, vale a dire l’ oboe popolare e la cornamusa, ancora oggi accompagnano le feste popolari dei borghi di Marsaglia, Brugnello, Pianello, Valtidone e Vernasca; ed è proprio in questi paesi che si possono scovare questi strumenti esposti nelle pochissime botteghe che ancor oggi li fabbricano. La terra piacentina, così ricca di storia, arte e cultura non poteva certo rimanere estranea alla valorizzazione del passato: ecco, quindi, in tutta la Provincia, un fiorire di botteghe artigiane di ceramica dove, grazie all'intervento sapiente di mani esperte e competenti, con gesti che si ripetono immutati da secoli, prendono forma oggetti prodotti soprattutto nelle botteghe della Val Nure. Diffusa un po’ ovunque è la lavorazione artigianale del legno: si possono rintracciare mobili lavorati a mano, che sono la fedele riproduzione di quelli del ‘400, e pezzi intarsiati di un certo fascino. Molti di questi tesori si possono trovare fra le bancarelle del mercatino dell’antiquariato e del collezionismo a Piacenza. ENOGASTRONOMIA Che piacere per il palato un viaggio a nel piacentino! Basta dire che qui si trova il maggior numero di vini DOC e di prodotti DOP di tutta la regione: ben 17 tipologie di vino della zona come il bianco Ortrugo, della Malvasia, e Tokay di Gropparello. I rossi pregiati, invece sono della Val Tidone, di Aguzzano e della Valle del Chero. Nel territorio piacentino la sapienza enologica è millenaria “Vinum merum placentinum laetificat” , il vino sincero piacentino trasmette gioia, dicevano i latini. Altro prodotto degno di attenzione sono certamente i tre grandi salumi di eccellenza: coppa,pancetta e salame. Il culatello ed il cappello di prete li troviamo a Castell’Arquato. Tutti DOP. Pregiati anche i formaggi: il Grana Padano DOP e Provolone Valpadana DOP. Per i dolci dobbiamo ricordare il buslan, i canestrelli della Valle del Trebbia e della Val d’Aveto. Per finire la Torta di mandorle di Bobbio e di Castell’Arquato.
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