Nella domenica che precede il 24 maggio, ha luogo la sfilata di carri e canestri infiorati ed il 25 il Sergentiere, il Banderese e gli uomini del suo seguito percorrono per nove volte il paese, in nove "giri" che prevedono varie azioni rituali. Al termine di ciscuno dei nove giri, i Banderesi rappresentano la "ciammaichella", azione scenica caratterizzata da un incidere a zig-zag. Tutto questo è per ricordare l'evento leggendario nel quale i contadini di Bucchianico, minacciati dall'esercito di Chieti, seguendo il consiglio di San'Urbano Papa, apparso in sogno al “Sergentiere” , a cui suggerì uno stratagemma con cui sgominare i chietini: chiamare a raccolta tutti i contadini, vestirli da soldati e farli correre su e giù lungo le mura della fortificazione, in modo che le armate di Chieti potessero credere di avere contro un gran numero di avversari.
A tutti venne fatta indossare l’armatura con una banda a tracolla rossa e azzurra (da ciò il nome di banderesi).
Questo gettò i chietini nello sgomento e alla fine il manipolo di giovani con in testa l’effige di Santo Urbano, riuscirono a disperdere l’odiato nemico.
Ogni anno la suggestiva “ciammaichella” aperta dal corteo Storico e proseguita dalle “Pacchianelle” lascia senza fiato gli spettatori, che anche se solo per pochi minuti, possono ammirare questi capolavori della fantasia e della pazienza. |