All’interno dei laboratori tessili, presenti a Bucchianico, gli artigiani creano, anche con i telai meccanici moderni, dei veri capolavori artigianali il cui pregio deriva dal tempo della loro esperienza. Accanto a questi, in alcuni casi, sopravvivono ancora i telai tradizionali. Il passaggio dalla tradizione all’innovazione ha seguito un po’ l’evoluzione dei tempi ed i prodotti richiesti dal mercato, sono soprattutto centrati alla domanda turistica come: coltri, tappeti, stoffe e soprattutto teleria in lino, canapa e cotone con la tipica lavorazione a disegni geometrici, bianca o a 2 colori. Di solito con questa particolare lavorazione ci si confeziona tovaglie ed asciugamani. Le abili mani delle donne creano ancora eleganti merletti all'uncinetto. Sopravvive, inalterata nei secoli, la lavorazione artistica del ferro, in cui la tradizione manuale e la creatività sono collegate ed ugualmente sviluppate nella convinzione che il bello possa essere inseguito e replicato all’infinito. Esempi ne sono gli splendidi cancelli della Chiesa di San Camillo, struttura risalente al 1605-1614. Iniziativa per costituire motivi di integrazione dell’artigianato bucchianichese con la realtà del folclore è quella della sfilata dei carri, dei canestri e della "ciammaichella" in piazza. E’ una ricorrenza che coinvolge tutto il paese in un tripudio colori e suoni e che da inizio alla "Festa dei Banderesi": rievocazione storica della leggendaria vittoria della cittadina su Chieti e che risale al XIII secolo. Luoghi da visitare La Calcara (antica fornace trasformata poi in cappellina nel 1792) Santuario-Cripta-casa natale di San Camillo
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