Cenni storico - culturali
Il suo nome Mondavio viene originato da "Mons avium" e cioè "monte degli uccelli" (oggi c'è una colomba nello stemma comunale). Le prime notizie le abbiamo nel secolo XIV quando fu elevato a capoluogo di Vicariato. La Rocca di Mondavio è stata costruita nel 1482 su disegno dell'architetto Francesco di Giorgio Martini, per conto di Giovanni Della Rovere. I lavori durarono 10 anni. Caratterizzante dell'estro del Martino è sicuramente il gigantesco torrione poligonale circondato da un profondo fossato. Appartenne anche a Federico da Montefeltro (1462), ai Piccolomini, ai della Rovere, ai Medici e nuovamente a Fano nel 1520. Dopo la morte di Leone X, Francesco Maria della Rovere ne rientrò in possesso e da allora seguirà le vicende del ducato. Estinti i Della Rovere nel 1631, il vicariato torna alla sede Apostolica e vi resta sino all’annessione al Regno D’Italia. Nel 1860 il vicariato è trasformato in mandamento con pretura e carcere (nella Rocca). L’influenza delle antiche famiglie si fa sentire sino ai primi del ‘900, così Mondavio può conservare la sua caratteristica di città rinascimentale.
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Cenni geografici
Il paese Mondavio si trova tra due fiumi marchigiani, alla sinistra del Metauro ed a destra del Cesano, al centro delle rispettive vallate. Fa parte della comunità Montana del Metauro. A chi giunge dal mare appare inconfondibile il panorama del paese, dovuta maggiormente all'imponenza della sua Rocca con le sue tre torri campanarie collocate dentro una cinta muraria ancora completa ed intatta. Per i Mondaviesi, la Rocca ha sempre suscitato un sentimento di sicurezza e che ha portato poi ad infondere salvaguardia come un gigante buono che veglia sul paese dormiente; oggi suscita ancora in tutti meraviglia e stupore. La Rocca ospita una bellissima armeria (archibugi, spingarde, etc) ed all'interno sono stati ricostruiti fedelmente i momenti di vita quotidiana di un tempo, con mobili d'epoca e manichini con abiti storici. C’è addirittura una rappresentazione scenica permanente del duca dalla Rovere seduto a tavola. Mondavio, inoltre, è un tipico borgo unico nel suo genere architettonico, un vero trionfo di cotto antico e di selci, a cavallo fra il Medio Evo ed il Rinascimento, miracolosamente tutelato dalle sovrapposizioni ed imbruttimenti dell’architettura odierna.
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