Cenni storico - culturali
Le incerte origini di Squillace attribuiscono la sua fondazione agli eroi Ulisse e Meneasteo, ma sembra più probabile che nell’istmo calabrese esistesse già una Skylletion greca, nel VII secolo a.C., in un territorio abitato dagli Itali dal 1° millennio a.C..
Gli abitanti di Scolacium abbandonarono, verso il VI-VII secolo d.C., la Colonia Romana Scolacium, a causa delle invasioni longobarde e saracene, ed occuparono la collina attuale dove era possibile un maggiore controllo del territorio.
I Bizantini fecero di questo posto un loro importante baluardo, a difesa delle incursioni saracene che nel 904 conquistarono Squillace.
La cittadina di Squillace fu una delle più antiche diocesi della Calabria, tant'è che già nel 465 un suo vescovo, Gaudenzio, partecipò al Sinodo Romano di Papa llario. Al tempo dei bizantini e fino all'arrivo dei normanni il culto cattolico fu di rito greco, con vescovi obbedienti e fedeli al Patriarca di Costantinopoli.
La Cattedrale normanna realizzata tra il 1514 ed il 1524 fu rasa al suolo dal terremoto del 1783 e ricostruita più volte, conserva un’elegante facciata del 700 in pietra locale ed un portale finemente decorato. Vicino al Palazzo Vescovile (1564), possiamo osservare il Museo Diocesano d’Arte Sacra.
Da visitare il complesso monastico delle Clarisse, la chiesa gotica di Santa Maria della Pietà, la Chiesa di San Matteo e numerosi palazzi di pregio artistico.
|
Cenni geografici
Squillace è situata su una collina, a 344 metri sul livello del mare, in posizione strategica per il controllo del golfo omonimo.
La collina su cui sorge Squillace è percorsa, alla base, dai due torrenti Alessi e Ghetterello.
|