Il caratteristico artigianato artistico lo possiamo trovare girovagando nei mercati, nelle fiere e nelle feste religiose che si svolgono in tutta la provincia di Cosenza. La tessitura ha origini molto antiche, con testimonianze che risalgono al Neolitico. Con il passare dei secoli sono state impiegate materie d’ogni tipo nei telai calabresi: con la lana, la seta ed il cotone, portato dagli Arabi, si sono creati manufatti e stoffe di ogni sorta, che variano da zona a zona. Longobucco, dove si confezionano sete pregiate, è la culla della tradizione tessile dove si spiega anche il fatto che, già dagli inizi del 900, non c’era casa dove mancasse il telaio a mano. Numerose aziende artigiane invece sono permanentemente dedite alla lavorazione di arazzi da muro con disegni stilizzati, riproducenti motivi dell’arte orientale. A San Giovanni in Fiore, dove nel passato si creavano preziosi costumi femminili ed accessori come scialli e borse, oggi sono creati pregevoli tappeti annodati con lo stile dell’Antica Persia.
La ceramica è la forma d’artigianato più importante con il risultato che ogni tipo di utensile di uso comune ed ogni tipo di produzione artistica sono stati creati, in centri come Sibari, Rogliano e Bisignano, da abili maestri influenzati da radici elleniche. Da segnalare la Scuola per Ceramisti di Cosenza, nota per la serietà nell’insegnamento e per la costruttiva influenza che ha esercitato nel settore delle imprese artigiane, promuovendo la nascita e lo sviluppo di nuovi laboratori affidati a “maestri” specializzati.
L’oreficeria nella provincia di Cosenza ha risentito dell’influenza araba e bizantina e in particolare San Giovanni in Fiore, grazie anche alla presenza di miniere d’argento, è diventata la città della Calabria più importante per la la lavorazione della filigrana e dell'oro che anticamente serviva per l'arricchimento di costumi tradizionali e l'addobbo d'immagini sacre. Oggi questa tradizione rivive nei laboratori degli artisti/artigiani del luogo. Senza dimenticare poi Rossano dove sono prodotte piccole maschere ed antiche icone. Bisignano è nota per la produzione di strumenti musicali di altissimo pregio, in particolar modo quella dell’arte della liuteria, dove si utilizzano le stesse tecniche praticate nel 1600 e 1700, oppure Piane, Crati e Polia per la fabbricazione delle sedie. Tuttora viva, infine, è l’arte del legno intagliato che spazia dalle pipe alle doghe per le botti ricavate dal castagno, dai tronchetti di faggio per le cassette degli agrumi ai più comuni infissi.
ENOGASTRONOMIA
Nella provincia di Cosenza si usano molto insaccati di maiale. Il primo piatto tradizionale sono le sagne chine, simili alle lasagne e ripiene di formaggio; si usa ancora la pasta preparata a mano come i maccheroni conditi con un ragù a base di carne di maiale. Un secondo piatto tradizionale sono le “mazzacorde”. Nella preparazione dei secondi piatti si fa molto uso anche delle melanzane. La zona offre ottimi vini sia rossi che bianchi. Fra i rossi troviamo il “Savuto” ed il “Pollino”, mentre l’ “Esaro” può essere sia rosso che bianco. I fichi della provincia di Cosenza, dalla lavorazione pregiata ed artigianale, sono un frutto tra i migliori al mondo, che diventa ancor più gustoso se mangiato secco, farcito con le mandorle o ricoperto di cioccolato bianco.