Fin dal Medioevo, le produzioni artigianali delle ceramiche sono state una delle espressioni artistiche di maggior rilievo nel ferrarese come nella Romagna. I primi rari esemplari di ceramica graffita ed invetriata infatti, sono stati rinvenuti, intorno al 1200, presso il delta del Po con motivi semplici detti arcaici, che poi si ripeteranno per circa due secoli. Fin da allora, l’artigianato artistico della ceramica nella provincia di Ferrara , è sempre rimasto degno di considerazione e quindi, è naturale che non si possa tornare a casa senza avere acquistato un prodotto in ceramica graffita ferrarese; sempre caratterizzata da un'affascinante pratica dell'incisione e dall'uso di pochi colori primitivi che il fuoco scioglie e sfuma con particolari effetti cromatici. Altro manufatto tipico è la terracotta, con cui sono prodotti fischietti e bruciaprofumi che nel tempo sono diventati veri e propri oggetti da collezione. Molto diffusa è la lavorazione della paviera, una canna palustre che cresce spontanea lungo i canali. Gli artigiani, specie quelli di Argenta, la lavorano ad intreccio confezionando borse, stuoie, ceste e contenitori per l'attività agricola. Questo materiale ha una proprietà importante: galleggia benissimo sull'acqua ed è anche utilizzato come esempio per modellare gli "stampi". Sono dei richiami per la caccia a forma di anitra che in tempi remoti erano usati esclusivamente per la caccia, mentre oggi nelle riproduzioni, nelle forme e nei colori, di anatre e di altri uccelli acquatici del Delta sono divenuti deliziosi soprammobili nell’arredamento odierno. Sono di antichissima tradizione i mestieri che vivono ancora oggi nel territorio, come quello del ferro battuto che si esegue in numerosi laboratori di Final di Rero, Tresigallo e Ferrara. Qui a Ferrara, inoltre si lavora il peltro, i metalli preziosi ed il rame. Nella cittadina di Mesola gli artigiani locali restaurano ed intagliano mobili. ENOGASTRONOMIA La cucina ferrarese è uno splendido connubio di tradizioni culinarie nobili e popolari. Pure il pane qui è caratteristico ed inconfondibile, c’è chi dice che il pane di Ferrara sia uno dei più buoni del mondo. Le bandiere gastronomiche locali sono l’anguilla e la salama da sugo, un particolare insaccato di origine rinascimentale molto amato da Lorenzo il Magnifico e da Giousè Carducci. A Poggio Renatico, in settembre, si svolge una sagra dedicata alla gustosa specialità . Altro salame, originario delle campagne ferraresi, a Tresigallo, è la ”zia ferrarese”. E’ ottima tagliata a fette e servita con fichi o melone. Abbinamento perfetto per i piatti della tradizione, grazie al loro gusto leggermente sapido, sono i "vini delle sabbie", i Doc del Bosco Eliceo. Pregiati inoltre, sono i prodotti della terra come la frutta: il prodotto più famoso è la pera dell’Emilia Romagna IGP. Segue l’asparago di Mesola, l’aglio dal sapore inconfondibile di Voghiera (ogni anno qui vi è la Sagra del Salame all’aglio ferrarese dove è protagonista la cucina romagnola ed i suoi tipici insaccati), il riso, la zucca, le fragole, e i cocomeri ferraresi, che sono i più buoni del mondo. Gran finale con i dolci: il «buricco», un dolcetto quadrato di pasta frolla con ripieno di mandorle arricchite con zucchero, e i dolci di marzapane o fritti; vi è poi la «torta tagliolina», una specie di crostata tradizionale per la festa di San Giovanni. Fra questi ricordiamo anche l’eccezionale «panpepato», ciambella imbottita di mandorle, noci e pinoli: pare che al tempo degli Estensi si usava nascondere in questo dolce un ducato d'oro che veniva regalato al commensale che lo trovava nella sua fetta. Oggi, ducato a parte, si realizza con molto rispetto delle tradizioni sia nelle case che nei laboratori artigianali. Sono da gustare anche tutte le varianti ricche e raffinate di ciambelle e dei famosi cornetti ferraresi.
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