La provincia grossetana è uno dei gioielli della Maremma che nel tempo ha mantenuto intatta la sua totale bellezza e dove le tradizioni e i costumi locali si tramandano ancora di generazione in generazione dai tempi degli Etruschi e dei Romani.
In ogni paese, della Provincia di Grosseto, sono floride le produzioni artistiche interamente fatte a mano ed ancora immutati dagli artigiani del legno, del metallo, del marmo e delle ceramiche. Monterotondo è famosa per la produzione di utensili di vario genere come pennati, coltelli con manici in legno di erica e la lavorazione della paglia. A Massa Marittima sono antiche le attività di molitura di cereali con l'utilizzo di mulini in legno con macine in pietra e la frangitura in frantoi a pietra con spremitura a freddo. In vari paesi del grossetano, inoltre è diffusa la lavorazione del pellame che è eseguita con cura il confezionare e la rifinitura a mano, date le sue caratteristiche nelle sfumature di colore e nel taglio manuale d’ogni singolo pezzo. Solo negli ultimi decenni la Maremma sta sviluppando una sua specifica tradizione artistica ceramica, dimostrando così una straordinaria capacità innovativa nell'utilizzo di una tecnica così antica con esiti in continua evoluzione in quanto straordinariamente originale e libera da retaggi figurativi e decorativi del passato. Rame, ferro, acciaio, titanio, leghe metalliche dai disparati colori sono combinati assieme a pietre dure, sassolini, fossili, corno, ambra, legni, vetri, stoffe e quant'altro la fantasia dell'artista-artigiano è in grado di trasformare, plasmare in bigiotteria e dare una concezione nuova della bigiotteria stessa. Non più monile falso, non più sostituto povero del gioiello, e nemmeno gioiello fantasia, ma una vera e propria alternativa al gioiello con caratteri e motivi diversi da quelli codificati del classico gioiello. A Roccalbegna di Sovana bellissimi arazzi sono tessuti ancora su vecchi teali alla vecchia maniera ed ancora con la stessa convinzione che il bello possa essere replicato ed inseguito all’infinito. Anche le fibre vegetali sono lavorate a mano e la produzione di cesti, lampade e borse estive è tipica del paese di Paganico.