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Artigianato
Provincia - Messina

Italia
SICILIA
Messina
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L’artigianato artistico di maggior pregio è lavorato nella provincia di Messina e possiamo individuarla nei laboratori artistici di S. Stefano di Camastra, polo di produzione nella ceramica d’arte . Produzione basata su un repertorio ricchissimo di forme, figure e colori, che si materializzano nella produzione d'utensili in terracotta quali: le quartare e le giare (o giarre). Quest’ultima opera artigianale, destinata a contenere derrate alimentari, è realizzata in varie misure, fino ad arrivare a 2 metri d'altezza; il vederle riporta alla memoria del noto racconto di Luigi Pirandello “La Giara”.
Santo Stefano di Camastra vanta inoltre un’auterovole produzione di:lampade ad olio, barattoli e boccali dalla forma umana, vasi conici, caratteristici “lemmi ” (scodelle smaltate di grandi dimensioni), tipiche pigne smaltate nei colori verde, giallo e bianco (nella credenza popolare hanno un significato propiziatorio).
A Taormina gli zufoli, o friscatelli, sono ricavati dalle canne che poi vanno incisi con lo stesso procedimento dei pastori. La patria dello sfilato e del filet è la zona orientale dell’isola:pizzi, scialli, merletti, trine, coperte tessute a mano, che ancora oggi sono apprezzati non solo per la bellezza della perfezione della trama e la maestria con cui le artigiane, di Messina, Patti, Taormina, danno tradizione alla cultura siciliana ma sono anche un modo per mantenere viva la tradizione. Non possiamo non testimoniare i famosi damaschi di Messina che nel 700 erano molto apprezzati dalla vasta clientela proveniente da tutta Europa. Novara di Sicilia, crocevia per secoli di traffici tra il Mar Ionio ed il Mar Tirreno, è nota in tutta l’isola per l’abilità proverbiale dei suoi scalpellini. Il Duomo (XVI secolo) con i suoi capitelli, tutti diversi uno dall’altro, è il migliore esempio della maestria degli scalpellini di Novara. La città di Taormina, con il fascino della storia e della cultura, fu consacrata dai Normanni nel ruolo di “Perla Turistica”. Non solo il suo passato remoto, con lo splendido teatro greco e le Naumachie romane, che Taormina riesce ad animare le giornate di visita, ma anche oggi con il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari incuriosisce con le sue testimonianze il turista nella cultura artigianale siciliana come i presepi, ex voto, pupi, carretti, ceramiche e sculture datate tra il 500 ed il 900. Fra i lavori artigianali in legno, oltre a quelli intagliati, va ricordato i “firizzi” di Taormina che sono dei piccoli sgabelli di legno in ferula alti 30 cm. E’ nella capacità di lavorare il metallo che va ricordata Tortrici, da secoli nota per i fonditori di campane ; tra i pezzi più tradizionali c’è la “gloria” o “ruota di campane" dal suono squillante che varia di dimensione a seconda il numero delle campane impiegate. Inoltre la lavorazione del ferro battuto è diffusa a Giardini-Naxos, ad Alì Terme ed a Taormina, dove nascono creazioni dal sapore antico per divenire poi complemento d’arredo attuali come le: fioriere, trofei e candelieri a tre braccia con figure ispirate ai Paladini dell’Opera dei Pupi.
ENOGATRONOMIA
Depositaria di una tradizione antica il messinese costituisce un’ottima tappa gastronomica, che ha i suoi punti di forza soprattutto nei piatti a base di pesce, nei dolci, nei vini e nei gelati. Prer quanto riguarda i formaggi si ricorda il “maiorchino” pecorino di circa 10 Kg dal sapore delicato e stagionato in grotta per circa otto mesi. Tra le preparazioni dolciarie segnaliamo: pignolata bianca e nera, cassata, cannoli, torrone gelato, “nipitiddate” ed i frutti di Martorana.
Da tempo immemorabile, e da una lunga tradizione, si produce nelle isole Eolie, specie a Salina e Lipari, con l’uva Malvasia di Lipari e Corinto Nero i vini Doc da gran dessert. Altri vini importanti sono: Capo, Faro e Mamertino

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