L’artigianato artistico della provincia di Trapani ha radici profonde. Si va indietro con la mente allo studio delle origini che hanno dato i natali nella lavorazione del corallo. Il corallo rosso e rosa di Trapani e di Sciacca aveva popolarità già ai tempi di Plinio (secolo I d.C.). Trapani, in tempi remoti, è stata crocevia di Greci, Fenici, Arabi, Normanni ed Inglesi; influenze che ne hanno fatto del trapanese il centro dell’attività artigianale aventi caratteristiche pregevoli e famose: come la lavorazione dell’oro, del corallo e della ceramica. A tutt’oggi è la principale attività espressa dagli artigiani locali con creazioni dove creatività ed inventiva danno unicità al prodotto, mantenendo così quel antico sapore dei mestieri di un tempo. Altro prodotto artigianale che occupa un posto di rilievo, è la “frezzata” d’Erice: è tessuto ottenuto ritessendo piccoli pezzetti di stoffa ridotta a filamenti e variamente colorato. Sin dai tempi remoti si ha notizie d’attività artigianale molto nota di: cestini intrecciati con fibre vegetali (a Scodello) ricami (a Salemi) lavorazione del tufo (a Favignana), tappeti ericini realizzati a mano, statue e decorazioni di marmo (a Valderiffi ed a Custonaci). Nel trapanese, nei centri d’Erice, Marsala, Castellamare del Golfo e soprattutto a Sciacca, si svolge, fin dall’antichità, l’attività artistica della ceramica, mantenendo intatto nel tempo l’antica tradizione che esalta la decorazione dei vasi in cui dominano ancora i colori del passato quali: il giallo paglia, l’arancione, il turchese, il blu ed il verde ramina. Infine nell’isola di Favignana vi sono artigiani che operano nei campi della cestineria e del vetro. ENOGASTRONOMIA E’ molto in uso nella provincia la bottarga ed il museddu o mosciame (filetto di tonno salato o di delfino essiccato ed usato nelle insalate a fette sottilissime). Dolci: cannoli, sfingi. mostaccioli, fruttini di pasta reale, granite, “scursunera” (granita di Gelsomino). Di particolare notorietà sono la cassata imbottita di marmellata di cedro.
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