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Artigianato
VALLE D'AOSTA

Italia
VALLE D'AOSTA
Aosta
Turismo
Foto - Galleria


 
   
   

La scultura è la forma di artigianato più diffusa in Val d’Aosta, regione ricca di legno e di pietra ollare. Con il legno si realizzano madie e cassapanche intagliate; i sabots, tipici di Champoluc e della Valle d’Ayas; le grolle e le coppe dell’amicizia; giocattoli e oggetti ornamentali e di uso domestico. La pietra ollare viene lavorata nella Valtournenche e a Champorcher per realizzare stufe, sculture e stoviglie.
Il ferro battuto era utilizzato, in origine, per la produzione di attrezzi agricoli, contenitori e chiavi, anche se non mancano realizzazioni artistiche di pregio come la fontana del Castello di Issogne. Oggi gli artigiani si dedicano a complementi di arredo dal sapore rustico.
Nella regione si pratica ancora la tessitura. In Valgrisenche si realizza il “drap”, caratteristico tessuto grezzo in lana grezza, impiegato nell’arredamento. Nella vallata di Champorcher le fibre più fini della canapa diventano camicie e biancheria. A Cogne si realizzano le dentelles, pizzi al tombolo in filo di lino.
E’ molto diffusa la vannerie, intreccio di salice o di sottili listarelle di legno per realizzare cestini e contenitori vari.
Il 30 e 31 gennaio di ogni anno ad Aosta si svolge la Fiera di Sant’Orso, dove tutti gli artigiani della regione espongono i loro lavori artigianali .
ENOGASTRONOMIA
La Valle d'Aosta è una terra di pascoli, foreste e valli e da qui le caratteristiche gastronomiche della tradizione valligiana. La splendida, e per lungo tempo inaccessibile, catena alpina l’ha isolata per secoli, determinando lo sviluppo di una cucina basata solo sui prodotti locali. Fortemente influenzata dai gusti francesi i prodotti principali sono la selvaggina ed i formaggi, proposti in mille varianti.
La gastronomia locale, inoltre, è molto legata alle varie vicende storiche ed i prodotti della cucina valdostana sono tanti e molto vari. Tutti contraddistinti da antichi prodotti locali e fra cui campeggia la fontina, il lardo, il sanato, le castagne e la polenta che tuttora è preparata "grassa", ovvero arricchita con burro e formaggio, segue il pane di segale. Il pane nero era preparato una volta l'anno e coinvolgeva tutta la famiglia. La cottura del pane avveniva attenta e minuziosa, e quando il pane usciva dal forno si faceva una gran festa. Quando poi diveniva secco per tagliarlo si utilizzava lo "copapàn", una specie particolare di coltello di ferro che si trova ancora oggi nei negozi di artigianato.
Con le farine caratteristiche locali, si ottiene della pasta e pane utilizzate spesso per la preparazione di minestre uniti a brodo di carne, verdure, formaggio, e con la farina di mais la polenta condita poi con il formaggio. Altro prodotto tipico locale sono gli Chnéf-fléne, gnocchetti di farina e latte, di tradizione Walser, che vengono insaporiti col formaggio fuso. E’ dai pascoli degli alpeggi che provengono i formaggi tipici di questa regione: il Fromadzo DOP, il Reblec, il Séras ed altre qualità di tome, profumate con i fiori di montagna. Il formaggio tipico, fra tutti, è la Fontina DOP, vero vanto della cucina regionale da cui si ricava un piatto di chiara influenza francese: la Fondue. La fonduta di formaggi rappresenta un'icona gastronomica e culturale della regione valdostana.
Altra pietanza simbolo della regione è la Carbonade, che è a base di carne rosolata al vino rosso. Da provare anche il capriolo alla valdostana che è cucinato con la panna liquida ed il ginepro, insieme al pepe nero ed al timo. Con la tradizionale conservazione della selvaggina si ottiene un tipico salume, la Mocetta; oggi ottenuta da carne di manzo o camoscio. Un tempo era preparato con la coscia dello stambecco.
Sono da segnalare, inoltre, i prosciutti locali particolarmente saporosi e profumati come lo Jambon de Brosses ed il dolcissimo Lardo d’Arnad DOP, profumato alle erbe. Le vallate della regione si prestano anche alla coltivazione di gustose mele e pere ed all’apicoltura che produce un ottimo ed aromatico miele ed, inoltre, donano buon latte, pesci d'acqua dolce, selvaggina, funghi, castagne, frutta. Naturalmente, in questi luoghi l'abbondanza di erbe alpine è favorita la preparazione di liquori digestivi.
Per finire bisogna bere il celeberrimo caffè valdostano, adatto a una cucina robusta come questa e si prepara in una miscela bollente con grappa, vino rosso, buccia di limone e spezie profumate come la cannella, il chiodo di garofano ed il ginepro.



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