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PUGLIA

Italia
Artigianato
PUGLIA
Bari
Brindisi
Foggia
Lecce
Taranto


   
 
   
Capoluogo Sito web
Bari www.regione.puglia.it
Superficie Abitanti
19.362 km² 3.983.487


Cenni storico - culturali

La Puglia è una delle regioni più ricche di reperti preistorici d'Italia. Molto diffusi, soprattutto nelle provincie di Foggia e di Bari, sono i Mehir e i Dolmen. Verso il 2000 a.C. si formarono i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei Messapi, e più tardi, in epoca ellenica, la Magna Grecia si espanse fino ad includere il Tarantino e il Salento. Nel panorama dell'Italia Romana la Puglia occupò un ruolo di primo piano nelle campagne belliche dell'epoca, tra cui la disfatta di Canne la conquista di Brindisi e la presa di Taranto, entrambe avvenute attorno all'anno 200 a.C.
Alla caduta dell'impero romano d'Occidente, molti popoli si alternarono su territorio, ma alla fine divenne dominio dell'Impero Bizantino. Bari divenne capoluogo di un territorio esteso sino all'odierna Basilicata e sottoposto all'autorità di un catapano (governatore bizantino da dove deriva il nome Capitanata).
Dapprima sotto i Normanni e poi sotto gli Svevi capeggiati dagli Hohenstaufen, la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l'apice con Federico II, a cui si deve una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui Castel del Monte in provincia di Bari. Tra il 1200 e il 1400 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all'interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono gli Spagnoli: ed è proprio in questo momento che comincia a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio. Dopo varie prese di potere, solo sotto i Borboni, la Puglia potè rivivere la stasi e la pace che vigeva nella regione con Federico II. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvedette alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie. Movimenti liberali si formarono in tutta la regione nel 1820 con il dilagare della Massoneria e della Carboneria. Con il Regno d'Italia, nel 1860, la Puglia fu divisa nelle province di Foggia, Bari e Lecce; a queste si aggiunsero verso il 1880 le province di Brindisi e Taranto. Con il progressivo decadere del latifondo ci fu sempre più il decadere delle antiche masserie pugliesi, proprietà di media estensione agraria. Sotto il Fascismo ci furono numerose bonifiche su territorio e con la riforma agraria del dopoguerra ci fu un grande sviluppo nella regione.




Cenni geografici

La Puglia è una regione dell’Italia meridionale bagnata dal Mar Adriatico e dal Mar Ionio. La Puglia è composta da quattro aree geografiche che si succedono da nord a sud: il Gargano, il Tavoliere, le Murge e il Salento (o Penisola Salentina). I fiumi principali sono il Fortore, l'Ofanto, il Bifermo e l’Istmo Messapico. Altri maggiori corsi d’acqua sono il Candelabro, il Cervaro ed il Carapelle che nascono pure loro dall’Appennino e finiscono nel Tavoliere delle Puglie. Con la sua forma allungata rappresenta il tacco dello Stivale ed è bagnata dal Mare Adriatico a nord-est e dal Mar Ionio a sudovest. Appartiene alla regione l’arcipelago delle Isole Tremiti, composto da tre isole minori, che dista circa 30/40 Km dalla costa settentrionale del Gargano. Nei tre comuni della Puglia: Chiesti e Casalvecchio di Puglia che sono in provincia di Foggia e San Marzano di San Giuseppe che è in provincia di Taranto si parla ancora l’antico dialetto albanese, frutto di un flusso migratorio giunto qui dall’altra sponda dell’Adriatico nel 500. Molto più antica è (di età bizantina, o forse risalente addirittura ai tempi della Magna Grecia) la comunità greca della cosidetta “Grecia Salentina” alloggiata a Calimera, paese nella provincia di Lecce, in cui si parla ancora un dialetto greco molto remoto.



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