Grazie all’estro e alla capacità di competenti artigiani, quali operano nel raffinato artigianato di Agrigento, si realizzano opere in ceramiche con tradizioni iniziate, a Sciacca, nel XVI secolo con distinti e molteplici stili tradizionali. Esempi ne sono i contenitori per acqua, piatti, pupazzi dipinti e statue in terrecotte nelle quali si riproducono scene di vita contadine che nel tempo rimane l’espressione sempre più ricorrente. Anche le terrecotte di Burgio hanno matrici molto antiche. In alcuni musei si trovano terrecotte di Burgio datate 1600. Qui ricorre la tipica lavorazione a treccia e a quello del tralcio comune a quello di Sciacca, Palermo e Collegano. Le zone di produzione più stimate sono presenti a Licata e a Sambuca di Sicilia. A Casteltermini, la produzione artigianale prevalente è quella relativa alla lavorazione del cuoio per la realizzazione di selle, redini ed altri accessori per lo sport equestre. Prodotto artigianale più singolare e rappresentativo della provincia e della stessa Sicilia è senza dubbio il carretto. Ben quattro diversi artigiani quali il fabbro, l’intagliatore, il carradore ed il pittore, occorrono alla realizzazione del carretto. Elemento tradizionale è l’abilità e la passione con cui viene creato lo scacciapensieri che arricchisce l’oggetto di una forte componente emozionale e fa crescere il desiderio di possederne un esemplare. Ad Agrigento questo strumento musicale prende il nome dialettale “gargamarruni”. Legno di mandorlo stagionato e pelli sono le materie prime utilizzate dagli artigiani di Palma di Montechiaro per realizzare capolavori dell’artigianato musicale “le ciaramedde” o zampogne siciliane, strumenti molto particolari che richiedono tempo e una complessa lavorazione che solo pochissimi artigiani ancora conoscono e che assicurano il perpetuarsi di un’antica tradizione. Artigiani del legno si trovano a Campobello di Licata, Lucca Sicula, Ravanusa. Vogliamo inoltre ricordare, in particolare ad Agrigento, l’originale lavorazione del sughero ad opera di anziani artigiani che realizzano, in scala, sculture originalissime che riproducono i templi con le scanalature e i dettagli delle colonne originali e che costituiscono piccoli capolavori di grande effetto. Infine vanno ricordati gli oggetti di palma nana ed i ricami e merletti di Sambuca di Sicilia. Musei d'interesse storico-culturale Casa Natale Di Pirandello Valle Dei Templi - Quartiere Ellenistico-Romano Cattedrale Museo Civico Antiquarium Di Eraclea Minoa Antiquarium di Monte Krone Casa Museo Francesco Scaglione ENOGASTRONOMIA Tra i prodotti tipici segnaliamo la immiscata (piccole pagnotte con olive nere e pecorino) e salsiccia insaporita al finocchio. Gli arancini sono uno dei simboli della cucina siciliana. Di Sciacca è: la prelibata pasta con le sarde e il cuscus ricetta segreta delle Monache di Santo Spirito. Tra i dolci le cassate, i cannoli e le note specialtità di “fusiddi, cucchi-teddi” ed i “turchetti”. A Santo Stefano Quisqana si custodisce un piccolo tesoro gastronomico: qui si produce il Fiore di Sicano detto “tomazzu di vacca”: formaggio con crosta ammuffita. I grandi vini dell’agrigentino sono il Sambuca, il Santa Margherita Doc, il Menfi e lo Sciacca Doc.
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