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Provincia - Agrigento

Italia
Artigianato
SICILIA
Agrigento


   
 
   
Superficie Abitanti
3.042 km² 448.053
Sito web
www.provincia.agrigento.it

Cenni storico - culturali

Come provano i reperti archeologici, il territorio della provincia agrigentina, fu abitato sin dal paleolitico inferiore. Da allora, fino all’arrivo dei coloni greci (sec VII-VI a.C.), costante è stata la frequentazione del territorio prima da parte delle genti del paleolitico, del mesolitico, del neolitico e dell’età del ferro.
Nata con il nome Akragas (Agrigento) fu fondata nel VI secolo A.C. dai Rodii presenti a Gela presso il fiume che poi diede il nome alla citta'. E’ ricordata, inoltre, da grandi filosofi come Empedocle, poeti come Pindaro e storici famosi di quel tempo. E’ stata pure oggetto di ammirata descrizione e commento nei racconti dei viaggiatori del ‘700 e per i quali rappresentò il simbolo occidentale della grecità e della classicità. Dopo il 480 a.C. il territorio fu protagonista di una serie di avvenimenti legati all’alternarsi delle rivalità con Siracusa e Cartagine. Nel 406 Agrigento subisce una pesante sconfitta da parte dei Cartaginesi, che la distruggono quasi completamente. Viene poi ricostruita nella seconda metà del IV sec. a.C. Nel 210 a.C. Akragas subisce l'assedio dei Romani che la conquistano e modificano il nome in Agrigentum. Sotto il domonio di Roma, Agrigento visse ancora anni di splendore in qualità di emporio agricolo e commerciale. In età romana centro di un rilievo fu pure Licata, fondata nel 280 a.C. daPhinthias; grazie ad un porto ben attrezzato la città godette di una prosperità economica che si protrasse nel medioevo fino al saccheggio da parte dei turchi nel 1553.
A fondare Sciacca fu Selinunte, chiamate dai romani Terme selinuntinae per le proprietà delle sue acque termali, note fin dall’antichità. Con la caduta dell'Impero Romano, la città passa in mano prima ai Bizantini e poi agli Arabi (IX sec.). Questi ultimi costruiscono un nuovo nucleo urbano più in alto (qui oggi sorge il centro della città moderna) e Girgenti (nome mantenuto fino al 1927 quando riprende il toponimo romano) e diviene capitale del regno berbero.
Con l'arrivo dei Normanni, esattamente nel 1087 la citta' aumento' il suo potere sociale anche grazie alla sede vescovile. Si hanno nuove ed interessanti costruzioni come quella riguardante la Cattedrale e fortificazioni.
In provincia, dopo la fase della colonizzazione greca, il medioevo, rappresentò un altro momento favorevole per la nascita di nuovi nuclei fortificati arabi e normanni od intorno a castelli feudali. I ruderi di rocche medioevali sono attualmente visitabili anche nel resto della provincia, come a Bivona, prima città siciliana ad essere stata elevata a dignità di ducato (nel 1554 ad opera di Carlo V). Da non dimenticare il Castel San Giacomo a Licata, che rappresentava un'isola fortificata di fronte l'attuale porto. Per secoli era il baluardo di un'intera costa per le sue difese e tamponò gli attacchi dei vari turchi, francesi, inglesi che volevano attaccare la città licatese nei secoli della dominazione spagnola-aragonese.
Carlo d'Angiò e i suoi tennero nei confronti dei Siciliani un atteggiamento costantemente sprezzante e provocatorio, e questo provocò la rivolta del Vespro (o Vespri Siciliani) il 31 marzo 1282 e la cacciata dei Francesi, ma richiese l'aiuto degli Spagnoli, che finirono poi col sostituirsi agli Angioini. Nel 1637 fu fondata, da Carlo Tomasi di Lampedusa, Palma di Montechiaro dove sembra che da qui iniziano molte notizie dei luoghi descrtitti nel Romanzo << Il Gattopardo>> da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, illustre membro della famiglia.
Alla fine del sec XIX, per volere di Ferdinando II di Borbone, furono popolate le isole Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione). Gli agrigentini furono i primi a seguire con vero patriottismo Garibaldi, dopo il malgoverno dei vicerè spagnoli.
Agrigento ha dato i natali a personaggi famosi sia nell'antichità che in tempi recenti. Fra i più noti si ricorda il filosofoEmpedocle (V sec. a.C.) morto, come la leggenda racconta, per essersi gettato nel cratere dell'Etna per provare la sua natura divina (a conferma di ciò, l'Etna sembra che abbia poi restituito il suo calzare in bronzo). Nel XX secolo invece, la figura di maggior spicco è Pirandello: famoso drammaturgo e romanziere nato in una contrada ai piedi di Agrigento, Caos, dove ora riposano le sue ceneri.








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