In provincia di ForlĂŹ è sempre viva una forma di artigianato che si può dire unica al mondo: le tele stampate a mano nel caratteristico colore ruggine. A Gambettola, S. Stefano, S. Sofia, Riccione, ForlĂŹ, Belluria e Cesenatico, sono luoghi di Romagna dove è possibile incontrare i protagonisti di unâarte che si è mantenuta viva fin dal suo esordio. Prima che la tecnica (delle tele romagnole stampate) fosse riscoperta, i materiali utilizzati, come i legni incisi dalla sgorbia e dallo scalpello in uso giĂ alla fine del â700, giacevano nelle botteghe dei vecchi tintori. A ridar vita alle belle industrie, anzi a salvarle dalla distruzione, giunsero a tempo i cultori delle tradizioni paesane. Da allora le tintorie, da Dovadola a Gambettola, da Castrocaro a S. Arcangelo, sono entrate in un gran fervore dâattivitĂ . Oggi si ripiegano nelle superstiti casse o nei cassettoni campagnoli non solo, le ruvide tele da canapa lavorate sui telai o impresse a ruggine, ma compaiono vittoriose nei lussuosi negozi delle cittĂ italiane ed estere conquistando cosĂŹ il mercato. Malgrado si siano fatte avanti nuove tecniche, il metodo tradizionale della stampa a mano è difeso dallâAssociazione Stampatori Tele Romagnole dalle imitazioni industriali ed inoltre diffondono la cultura che è alla base della tradizione stessa delle tele romagnole con le stesse caratteristiche originali. Perfino la lavorazione delle maioliche ha origini antiche, circa la fine del secolo XIV. Nel Museo della Ceramica, a ForlĂŹ, è conservata una raccolta di ceramiche forlivesi di indiscutibile valore artistico risalente in gran parte al '400. Periodo in cui la produzione cittadina superava per notorietĂ e prestigio quella della vicina Faenza, divenuta illustre solo dal secolo scorso in poi. Le bellezze della ceramica forlivese li possiamo ammirare in varie botteghe dâarte come in quelle cha vanno da ForlĂŹ a Cesena, da Modigliana a Portico di Romagna e Gambettola. Basta entrare in una di queste botteghe di ceramica per non avere piĂš dubbi sulla scelta di certi piatti con decorazioni rinascimentali o di altre maioliche, spesso a produzione limitata. Ogni bottega ha un proprio stile e âsegretiâ di produzione, che sono tramandati di generazione in generazione. Caratteristiche sono le tipiche teglie in ceramica usate per la cottura tradizionale della piadina o come originale oggetto ornamentale. Nel territorio poi è anche possibile scovare botteghe con artigiani abilissimi nel campo del legno: restauro, produzione dâarte e arredamento. Preziosi pizzi allâuncinetto sono il frutto del minuzioso lavoro di artigiane di Predappio. Le suore di Sogliano al Rubicone eseguono, su ordinazione, ricami e pitture su tessuti. La cucina locale è quella della tradizione romagnola fra cui spiccano la piadina, i cappelletti e le lasagne al forno ed il pasticcio alla romagnola. Altro tipico prodotto è il âsalame gentileâ. I vini del luogo sono contrassegnati dalla qualifica âdi Romagnaâ e sono lâAlbana, il Pagadebit ed il Trebbiano fra i bianchi, il Cagnina ed il Sangiovese fra i rossi. I formaggi piĂš rinomato è il âFormaggio di Fossaâ (tipico formaggio della Romagna ottenuto dalla stagionatura in particolari cavitĂ di tufo (le fosse) per almeno tre mesi), Rinomato è quello delle fosse di Sogliano,dove si matura il pecorino prodotto tra le vallate del Rubicone e del Marecchia. Altri formaggi tipici della zona sono il âRaveggioloâ e lo âSquacqueroneâ, quest'ultimo dal sapore delicato e dolce adatto per essere spalmato sulla piadina. Sulle colline della Romagna si ottiene un ottimo olio extravergine d âoliva,delicato,fine e fruttato,con un bassissimo grado d âaciditĂ . In arrivo la DOP sulla denominazione âColline di Romagna â, comprendente lâolio ottenuto sulle colline forlivesi e cesenati.
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