Cenni storico - culturali
Il nome di Bergamo si riconduce sia al contesto culturale Celtico che ligure.
L'antica Bergomum romana, costituitasi nel XII secolo in libero comune, fu nei secoli seguenti oggetto di contesa fra i Troiani e Visconti. Entrata a far parte stabilmente del dominio veneziano nel 1427, fu concessa alla città ed al suo territorio una larga autonomia amministartiva più importante del territorio lombardo soggetto alla Serenenissima. Gli avvenimenti seguiti alle prime campagne napoleoniche ebbero termine solo con la formazione del Regno Italico: la Provincia di Bergamo fu designita capoluogo del Dipartimento del Serio. Con il Congresso di Vienna fu ripristinata la denominazione austriaca. In questo quadro Bergamo fu confermata capoluogo della Circoscrizione provinciale relativa al suo territorio, suddiviso in Distretti e questi in Comuni.
L'unificazione d'Italia portò notevoli modifiche alla determinazione del territorio bergamasco. Infatti dopo l'estensione ai territori liberati dalla seconda guerra d'indipendenza ci fu il trasferimento della Valcamonica dalla provincia di Bergamo a quella di Brescia.
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Cenni geografici
La Provincia di Bergamo è per estensione la quarta provincia della Lombardia. E' delimitata da due grandi fiumi che scendono paralleli: l'Oglio ad est ed l'Adda ad ovest. Dai suoi paesaggi incontaminati delle Prealpi
Orobiche, si può scendere alle famose località di balneazione come il Lago Sebino.
La parte settentrionale della provincia è essenzialmente montuosa, e qui si trovano le principali valli bergamasche: la Val Brembana, attraversata dal fiume Brembo, la Val Seriana (Serio) e la Val Cavallina (Cherio). È da ricordare per il suo interesse turistico anche la Val Taleggio, diramazione della Val Brembilla. Andando verso sud si trova una fascia collinare che comprende la Val San Martino, i Colli di Bergamo e la Valcalepio, zona di produzione dei tipici vini bergamaschi .
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