|
|
Cenni storico - culturali
Il primo insediamento umano nel lecchese risale intorno al 2500 a.C. ed i primi territori occupati furono quelli più elevati. Comparvero abitazioni a palafitta nel quartiere di Pescarenico e sui laghetti di Oggiono e di Bosisio. Poco prima dell’anno 1000 a.C. alcune popolazioni di Galli e Celti emigrarono nel territorio per motivi di commercio e diffusero una nuova civiltà in Valsassina, in particolare a Barzio, Introbio e Pasturo. Con l’invasione dei romani le terre del Lario si arricchirono di ville patrizie (i resti di una di tali costruzioni sono stati trovati a Lierna). Dalle invasioni barbariche e dei longobardi ebbero come protagonista la regina Teodolinda. Assaltarono il castello di Lecco che oppose loro una forte resistenza, ma nonostante tutto il territorio passò nelle mani dell’avversario e fu suddiviso in “ducati” e “iudiciarie”. I longobardi non si occuparono solo di questioni militari, ma col sistema delle “corti” favorirono lo sviluppo agricolo della campagna. Nei secolo IX e X Lecco fu sede della Marca Settentrionale. La famiglia comitale ha inizio col marchese Corrado, suo discendente è quell’Attone che nel 964 guidò la rivolta italiana contro l’imperatore Ottone I, a favore di re Berengario. Nel 1117 scoppiò una guerra che, nei dieci anni della sua durata coinvolse tutti i paesi del lago di Como e Lugano contro Milano. I lecchesi presero parte allo scontro nel 1125 con una flotta di 30 navi con la quale assediò Como e incendiò parte della città avversaria. I territori di Lecco e dei paesi limitrofi furono dominati anche dagli spagnoli che, con Carlo V vennero trasformati in una piazzaforte militare. La dominazione spagnola ha fine nel ‘700 e l’intera zona è coinvolta nella contesa austro-francese per il possesso della Lombardia, ma nel 1746 la dominazione austriaca è ormai definitiva e Maria Teresa pone Lecco a capo delle Pievi di Bellano, Mandello, Varenna, Vedeseta e Valsassina. Nel 1773-77 viene costruito il canale di Paderno con lo scopo di incrementare gli scambi tra il Lario e Milano. Nel 1784 Giuseppe II d’Austria visita la città e decide la definitiva soppressione della cinta muraria. Con la discesa di Napoleone e la nascita nel 1797 della repubblica Cisalpina la Riviera di Lecco si trova a far parte del Dipartimento della Montagna (del quale è la capitale). Nel 1799 le truppe austriache si scontrano in zona con quelle francesi, in quel di Pescarenico, i francesi hanno la meglio. Nel 1814 l’esercito austriaco riprende possesso del territorio, sopprime ogni istituzione francese e nel 1815 Lecco è a capo di un distretto austriaco. Negli anni che vanno dal Congresso di Vienna al Risorgimento sono da segnalare alcuni fatti interessanti. Tra il 1830 e il 1833 in Lecco era attivo un centro di reclutamento per svizzeri che intendessero entrare nelle guardie pontificie. Inoltre risale al 1837 il primo esperimento di illuminazione pubblica con otto lampade a olio. La vera e propria illuminazione entrò in funzione nel ’44, nel 1871 l’impianto fu modificato a gas e nel 1904 elettrificato. Tra il 1843 e il 1844 venne edificato il Teatro della Società, in località Prato. Tra il ’49 e il ’59 i lecchesi fecero chiaramente capire la loro insofferenza per gli austriaci, poi nel ’59, con la Seconda Guerra d’Indipendenza, Lecco e la Lombardia, furono unite a Regno Sabaudo, primo troncone del Regno d’Italia.. Nel 1885 qui nacque il corpo dei Vigili Urbani. Tra il settembre del ’43 e l’aprile del ’45 Lecco si distinse nella resistenza e nel 1976 fu insignita della medaglia d’argento al valor militare per meriti partigiani.
|
Cenni geografici
Provincia della Lombardia, istituita in base alla legge di riforma delle autonomie locali (n. 142, giugno 1990) nel 1992, con l'attribuzione di 84 comuni provenienti dalla provincia di Como e 6 da quella di Bergamo. Situata nella zona nordoccidentale della regione, è limitata dalle province di Como, Sondrio, Bergamo e Milano. Il territorio è montuoso, se si eccettua la sezione meridionale, che abbraccia una piccola porzione della Brianza. La struttura prevalente di queste montagne (tra cui si ricordano: il Legnone, m 2609; la Grigna Settentrionale, m 2409; la Grigna Meridionale, m 2177; il Resegone, m 1875) è calcarea, soprattutto dolomitica, ma anche marnosa e arenacea, di formazione mesozoica, con frequenti coperture quaternarie. L'idrografia è caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi, primo fra tutti il Lario, o lago di Como, di cui appartengono alla provincia la sponda orientale e il ramo sudorientale o lago di Lecco. Seguono il piccolo laghetto intermorenico di Annone e una parte di quello di Pusiano e, inoltre, i laghi di Garlate e di Olginate, disposti lungo il corso dell'Adda a sud di Lecco. Fra le valli alpine che confluiscono nel Lario le maggiori sono la Val Varrone e la Valsassina. Principali corsi d'acqua sono l'Adda, immissario ed emissario del Lario, e vari affluenti, fra i quali il Varrone e il Pioverna, tributari del Lario. I centri principali, dopo il capoluogo, sono Calolziocorte, Merate, Casatenovo, Valmadrera, Mandello del Lario, Galbiate e Oggiono.
|
|
|
|