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Nel corso dei secoli, nel territorio del Lazio, si sono sviluppati in modo parallelo due tipi di artigianato. Uno ruotava intorno alla Chiesa e alla nobiltà e contribuiva alla realizzazione delle immense opere d’arte che ancora testimoniano le epoche passate. L’artigianato di provincia, sviluppatosi per soddisfare le esigenze delle classi più povere, dopo la crisi causata dall’industrializzazione, sta tornando in auge.
L’arte orafa, in particolare, è caratterizzata da questa duplicità: esiste una categoria di orafi che opera a livelli inaccessibili e una generazione legata alla borghesia che si espande a livello internazionale.
La Ciociaria è la zona che più delle altre vanta un’attività artigianale fiorente.
Tipica del Lazio è la lavorazione dei metalli, in particolare tegami, mestoli e oggettistica in rame sbalzato a Poggio Bustone, Frosinone e Sora e opere in ferro battuto di notevole qualità a Tivoli, Latina, Veroli e Tarquinia.
Espressioni tradizionali della lavorazione del legno sono gli intarsi e la produzione di mobili e oggetti rustici.
Utensili in terracotta vengono realizzati ancora in Ciociaria e nel nord del Lazio, ispirati a quelli etruschi. La ceramica di Viterbo vanta una tradizione secolare.
Enogastronomia
La cucina laziale è rappresentata per lo più da quella romana che comprende piatti popolari noti in tutto il mondo. La più popolare è quella dei bucatini all’amatriciana e gli spaghetti alla carbonara; segue la coda alla vaccinara e l’abbacchio alla romana. Famose sono anche la trippa alla trasteverina, la pajata (rigatoni conditi con budella di vitello da latte), il saltimbocca alla romana (fettine di vitello ripiene di prosciutto e salvia), le fave alla pancetta e l'incomparabile pecorino romano Dop. Pietanze con il maiale si ripetono spesso nella gastronomia laziale e sono i salumi di carni, gli insaccati anche se non mancano ottime salsicce ed il guanciale, ottenuto dalla gola e dalla guancia del maiale. Sempre dal maiale si ottiene la porchetta, aromatizzata e cotta allo spiedo. Quella di Ariccia è una delle più rinomate e sono ottime anche le porchette del Viterbese, Reatino, Sabina e Ciociaria. Eccellenti sono i prosciutti tipici laziali quali sono quelli di Bassiano e di Guardino, qui si lavora anche un buon prosciutto di cinghiale. Dal viterbese viene proposta la scammarita, lombo di maiale conciato. Da Amatrice, inoltre, provengono le mortadelline amatriciane . Tra i dolci si segnalano i maritozzi, dei dolcetti imbottiti di uvetta e pinoli. I vini sono da segnalare quelli della zona dei Castelli romani. Tra i vini DOC del Lazio: l’Aprilia, l’Aleatico di Gradoli, il Frascati e il Montefiascone e i vini di Cerveteri (Cerveteri bianco, Cerveteri rosso e Tarquinia).
Una delle produzioni gustose e tradizionali del Lazio è quella dell’olio d’oliva di cui si hanno due denominazioni di origine protetta: l’olio extravergine d’oliva Sabina, prodotto nel territorio compreso tra le province di Roma e di Rieti, dal sapore vellutato e aromatico e l’olio extravergine d’oliva Canino, prodotto delle colline viterbesi, dal colore verde smeraldo e dal sapore intenso e fruttato. Seguonoi carciofi e le mammole


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