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Capoluogo Sito web
Firenze www.regione.toscana.it
Superficie Abitanti
22.997 km² 3.460.835


Cenni storico - culturali

La prima identità territoriale della Toscana si fa risalire alla dominazione degli Etruschi (VIII sec. a. C.), il più evoluto e potente popolo italico del I millennio a.C. Dagli etruschi prese il nome la regione: il termine Etruria e quello successivo di Tuscia si estendevano però anche ad alcune zone del Lazio.
Riorganizzata più tardi dai Romani (IV-III sec.a.C.), ebbe unità amministrativa (VII regione augustea) facente capo a Florentia. Dopo il disgregamento del periodo barbarico, si raccoglie attorno a Lucca, centro di un ducato (Longobardi), di una contea (Franchi) e poi di un marchesato. Col sec. XI inizia il periodo comunale un lungo ciclo di lotte tra piccoli potentati, mossi dalle ambizioni egemoniche di singole famiglie e di singole città. Alla fine si impose Firenze, che nell'arco di un secolo riuscì ad assoggettare Pistoia, Arezzo, Pisa, e nelle cui mura si consolidò il potere economico e politico dei Medici . Al momento dell'estinzione dei Medici (1737) la Toscana percepì la sua fragilità istituzionale: velleitari furono in quella circostanza i propositi di restaurare la repubblica come risposta all'ingerenza delle potenze straniere, ormai artefici delle scelte.
Per un gioco di contrappesi continentali, la Toscana fu attribuita alla dinastia dei Lorena così compensati della perdita del loro antico patrimonio: fu la premessa per l'inserimento della regione nell'orbita imperiale, sancito dal matrimonio tra il lorenese Francesco Stefano e l'imperatrice austriaca Maria Teresa.
La Toscana divenne culla della cultura neoguelfa, ma dopo le rivoluzioni del 1848 prevalsero le correnti laiche, di matrice sia radicalmente democratica, sia moderata e filomonarchica. Nel 1859, nel vivo della seconda guerra d'Indipendenza, venne allontanato l'ultimo dei Lorena. Il periodo risorgimentale, particolarmente glorioso per la Toscana, divenuta focolaio di liberalismo e di progresso economico, si conclude nel 1860 con l’unione della regione al resto d’Italia.




Cenni geografici

La Toscana occupa il versante tirrenico dell’Appennino Tosco-Emiliano ed il cosidetto Antiappennino fino al promontorio del M. Argentario. E’ una regione prevalentemente collinare e montuosa, con forme e caratteristiche differenziate nelle due grandi zone: l’Appennino e l’ Antiappennino.
La prima è caratterizzata dalla presenza di bacini (Mugello, Casentino, Alta Valtiberina), che si interpongono tra la barriera spartiacque principale (dalla Cisa all’Alpe della Luna) e le catene secondarie ad esse parallele (Pizzorne m1003, M.Albano m 627, Chianti m.893, ecc). Ad ovest si innalza il poderoso e complesso delle Alpi Apuane (M.Pisanino m 1945) dai tipici profili arditi nella parte centrale.
A sud dell’Arno si estende il cosidetto Antiappennino Toscano, l’altopiano Toscano tra l’Arno e l’Ombrone, frammentato in rilievi isolati di altezza modesta (colline Metallifere); alcune formazioni costiere (Monti dell’Uccellina, Argentario m 635); l’Amiata (m 1738). La zona piana è costituita dal Valdarno Inferiore, dai vari bacini intermontani, dalla Maremma e dalla fascia costiera; quest’ultima alterna lunghi tratti sabbiosi rettilinei (Versilia) o leggermente arcuati, a promontori più o meno pronunciati (tipici quelli di Piombino e dell’Argentario). Fronteggiano le coste le isole dell’ Arcipelago Toscano (la maggiore è l’Elba), accidentate benchè di poca elevazione.



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