Il tessuto produttivo della provincia di Modena è caratterizzato dalla presenza di un alto numero e di diverse imprese artigiane. Nell'ambito delle diverse tipologie dâimprese artigiane, una menzione a parte merita sicuramente le imprese artigiane tradizionali, e, tra queste, i laboratori artistici che rispondono ad una crescente domanda di prodotti tipici e di lavorazioni artistiche. In provincia, esempi di queste attivitĂ , le cui origini si tramandano da padre in figlio, si possono riscontrare nella produzione delle botticelle di legno per la conservazione dell'aceto balsamico, nella produzione orafa (argenteria e bigiotteria di Sassuolo e di Montecreto), nel restauro dei mobili e degli oggetti d'arte e nella produzione e riparazione di strumenti musicali come i violini, chitarre, liuti e ocarine costruiti interamente a mano, secondo gli insegnamenti tramandati dalla tradizione nei laboratori di Modena: la cittĂ della cultura, della gastronomia e dei motori (Ferrari docet). Gli artigiani modenesi sono anche abili restauratori di dipinti, libri, legno, tessuti, cuoio e marmi. Non vanno, inoltre, dimenticate le botteghe dei corniciai, degli impagliatori di sedie, dei legatori, e poi di tappezzieri, ebanisti, fotografi. Sebbene lâindustrializzazione abbia fatto del territorio modenese un comparto principale, vi sono ancora molti laboratori artigiani che continuano a produrre, con antichi sistemi, testimonianze artigianali che hanno il pregio del âfatto a manoâ. In un laboratorio di Fanano, ad esempio, è ancora in funzione un telaio del â700: tradizione in ripresa quella della tessitura con il telaio tradizionale. La lavorazione del ferro battuto rappresenta la voce portante di questo tipo dâartigianato tipico nelle botteghe artigiane di Formigine che possono vantare una continuitĂ , nelle forme tradizionali, da esempi molto lontani nel tempo. Da non dimenticare nel panorama artistico modenese la storia millenaria di manufatti in ceramica che collega i luoghi ed i monumenti dellâintera provincia. Alcuni laboratori di Sassuolo producono oggetti in ceramica quali i piatti da muro, ciotole, brocche, ed ancora le famose piastrelle di Sassuolo, note in tutto il mondo. A Ravarino ed a Carpi è notevole la produzione di cestineria; a Carpi inoltre vi è lâarte del truciolo. Secondo una tradizione leggendaria l'arte del truciolo sarebbe stata inventata dal carpigiano Nicolò Biondo, un proprietario di boschi e mercante di legname fra le cittĂ di Carpi e Ferrara, vissuto nel 1500. ENOGASTRONOMIA Il modenese che sia anche il luogo dell'enogastronomia lo sanno tutti. Celeberrimi i suoi tesori: dall'aceto balsamico, al lambrusco, al parmigiano, ai salumi tipici. Scuro, lucente, sciropposo e denso, piĂš dolce che agro, con un sapore particolarissimo e viene venduto in piccole boccette preziose, dopo un invecchiamento anche di 50 anni. Ovviamente stiamo parlando dellâAceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, la specialitĂ piĂš tipica - unica al mondo â del territorio modenese. Si gusta al âcucchiaioâ o a gocce sopra le scagliette di Parmigiano Reggiano, oppure, ancora, sul risotto e altre pietanze, inclusa frutta ed addirittura il gelato. Gli altri assaggi da non perdere sono i salumi tipici: Prosciutto di Modena, Zampone di Modena, Cotechino di Modena. Sono da ricordare anche le piccole e saporite mortadelle locali. Fra i latticini si staglia il re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano DOP. Ma anche la terra offre molti prodotti di pregio: in primis la pera tipica di Modena e la famosa ciliegia di Vignola e di Spilamberto. Tra i dolci: amaretti, torta nera a Vignola, colomba di natale a Pavullo nel Frignano e gli ottimi amaretti di San Geminiano In montagna abbondano castagne, marroni e tartufi. La provincia di Modena è la terra del lambrusco, vino rosso e frizzante, e sono il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, quello di Sorbara ed il Lambrusco Salamino di Santa Croce. Liquori: Anicione di Finale Emilia ed il Nocino e Sassolino a Sassuolo.
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