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Nel corso dei secoli della Serenissima l’artigianato Veneto si è arricchito di splendore e di raffinatezza. La ragione di questo è quella che i lavori erano prodotti per un pubblico altolocato dei palazzi veneziani.
Il Veneto, ancora oggi con la sua magica Venezia, attira turisti nazionali ed internazionali e ciò favorisce ad avere un artigianato ammirato e conosciuto grazie agli artigiani, sempre più rari, che producono delle vere opere d’arte ed originali come in passato.
Sull’onda del successo del Carnevale veneziano a Venezia, sono sorte una moltitudine di botteghe mascherai.
Venezia, inoltre vanta un primato nella produzione artistica, invidiata da tutto il mondo, come quella dei manufatti artistici di vetro, realizzati nell’isola di Murano.
Fin dal ‘700 la produzione di ceramica, porcellana e , maiolica ha il suo centro maggiore a Bassano e a Nove, dove nascono creazioni frutto d’esperienze e di sensibilità.
Nel 1500 la laguna veneta, ed in particolare l’isola di Burano, era un importante centro di lavorazione del merletto ad ago, il cosiddetto <<punto in aria>>. Nel secolo successivo divenne un ornamento di prestigio sugli abiti femminili e maschili. Con il passare del tempo è cresciuta sempre più la richiesta del merletto da tutte le corti d’Europa.
La carta, preziosa per la rilegatura, si realizza a Venezia (carte marmorizzate), a Bassolengo (policrome da antichi stampi in legno), mentre a Bassano sopravvive la secolare tradizione delle incisioni colorate o mono.
L’estro e la vivacità si rivelano nelle lavorazioni dei metalli e sono rappresentati soprattutto nelle produzioni d’oggetti per la casa.
Tradizione e passione sono i segreti degli orafi veneziani e secondo la loro lavorazione si distingue in <<batioro>> e <<tiraoro>> a seconda che si batte l’oro sul marmo oppure che lo si trasformi in fili che vengono poi avvolti come seta.
Su una regione lagunare e marinara qual è il Veneto non può mancare la produzione d’imbarcazioni e la gondola rappresenta il modello più bello e caratteristico di quest’antica tradizione artigiana.
E’ straordinaria la ricchezza di produzioni enogastronomia e ne danno esempio i salumi, dolci, formaggi, ecc..
ENOGASTRONOMIA
Il Veneto possiede paesaggi così differenti tra loro che non possono produrre una gastronomia non influenzata in buona parte anche dalla storia e dalla cultura aperte, entrambi allo scambio della più potente rappresentante delle repubbliche marinare.
Sono il mais ed il riso a costituire le basi dei primi piatti della tradizione veneta, dove (se si esclude la pasta e fagioli) la pasta non è particolarmente presente.
Risalendo verso la montagna è più tradizionalmente diffuso l’uso della polenta accompagnata dal baccalà cotto col latte nelle ricette più tipiche, come il Baccalà alla Vicentina o il Baccalà Mantecato, dal Fegato alla veneziana col suo intingolo di cipolle, dalla Pastissada, brasato di manzo o di cavallo.
I piatti, da annoverare sono tutte le zuppe di pesce, i "brodetti", della tradizione marinara, che si rifanno alla tradizione di tutta la costa adriatica; particolarmente rinomata la ricetta di Chioggia, pittoresco centro lagunare. Oltre alla frittura, bisogna ricordare la preparazione "in saor" del pesce, simile al "carpione", con cui si preparano pesci grassi e saporiti simile alle sarde. Nei gustosi piatti di pesce e nei delicati risotti caratteristici di Venezia si riconosce subito la raffinata eredità orientale, mentre la cucina di Verona, nonostante le tentazioni carnascialesche e le "feste dello gnocco", mantiene inalterata l'eleganza scaligera.
Sulle montagne venete la gastronomia casearia produce ottimi formaggi: la palma spetta senz’altro all'Asiago DOP, segue poi Casatella Trevigiana , il bellunese Schiz e le squisite ricotte. Anche, fra i salumi vi sono prodotti eccellenti come il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP e la Soppressa Vicentina.
La pasticceria veneta è rappresentata dal dolce veronese più famoso: il Pandoro; possiede tuttavia ricette d’antica tradizione su tutto il territorio, dalle antiche Scalete, dolci che diedero il nome ai pasticceri veneziani, al Pàndolo, ai Baicoli, ecc..
La provincia del Verbano Cusio Ossola vanta particolari tradizioni nella produzione di pane. In epoca molto remota, in ciascuna casa era presente un mobile chiamato "marna" utilizzato per la produzione del pane. Questo era, infatti, costituito da una conca per impastare detta "vintula": armadietto sottostante con un vano per la farina. In seguito si affiancò, alla coltivazione della segale, quella del grano saraceno, alla fine del 18° sec. secolo fu introdotta anche la coltivazione della patata che sostituì, con maggiore profitto, la maggior parte delle antiche coltivazioni.
Una menzione particolare merita la tradizione gastronomica del Trevigiano, forte dei funghi di Montelllo, dell'ottima cacciagione, delle anguille del Sile e, naturalmente, del celeberrimo radicchio, e della cucina della provincia di Belluno, dove i sapori, robusti e montanari, richiamano immediatamente alla memoria le rocce dolomitiche, gli strapiombi ed il silenzio dei ghiacciai.
Il Veneto e' anche una terra di antiche tradizioni vinicole che vanta in Italia il primato nella produzione di vini Doc, e sono il Recioto di Soave, il Bardolino, il Chardonnay, il Pinot, il Prosecco, il Sauvignon, il Verduzzo, ecc..

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